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Benvenute e Benvenuti!

In questo ambiente vogliamo valorizzare il rapporto comunicativo. Questo Blog è uno strumento per rendere visibile quello che facciamo e pensiamo. Siamo nella scuola e viviamo, con le nostre metafore, in un universo più ampio: ad esso vogliamo dare visibilità. C'è una prima occasione, rappresentata dal convegno Gambara-Castelli sul "Web 2.0 e oltre".
Le vostre e-tutor
Virginia Alberti e Laura Antichi

Il Convegno

Locandina Convegno Oltre Web 2.0

Il convegno si terrà il 5 febbraio 2009 all'ITIS Castelli di Brescia.

passaggi web 2.0 a 3.0

Relatori - Convegno 5 febbraio 2009

Paolo Maria Ferri
Professore Associato docente di Tecnologie didattiche e Teoria e tecnica dei nuovi media presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’ Università degli Studi Milano Bicocca.

Pier Cesare Rivoltella
Professore ordinario di "Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento" presso la Facoltà di Scienze della Formazione Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Direttore del Cremit - centro di Ricerca sull'Educazione ai Media, all'informazione e alla Ricerca http://cremit.unicatt.it/staff.htm .

Matteo Uggeri
Grafico Web con competenze specifiche nel campo del web 2.0.Responsabile dei progetti Internazionali presso il Centro Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica (METID) del Politecnico di Milano. http://www.metid.polimi.it/

Marco Dotti
Docente di" Professioni dell'editoria" al corso di laurea in Comunicazione (Cim/Ecm) dell'univ. di Pavia http://www-1.unipv.it/cim/specialistica/index-specia.html e al master in comunicazione culturale e dei media dell'Università Carlo Bo' di Urbino.

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Verso il Web semantico

E alcune differenze, in tabella, fra web 2.0 e 3.0


qualche aggiunta?

6 commenti:

Fabrizio Gaudio ha detto...

Non ho nulla da aggiungere alla lista... tranne una precisazione sul grafico: nonostante la curva di moore, non credo proprio che la crescita del Web 3.0 sia così esponenziale, vista la difficile implementazione; piuttosto lo attribuirei ad una crescita "a bolla", come per l'1.0 ed il 2.0.

Laura Antichi ha detto...

Caro Claudio, quello che tu dici ha delle ragioni in rapporto alle bolle speculative e al dot.com. http://www.webmasterage.com/la-bolla-speculativa-del-web-20.html. In realtà nel grafico si tratta di passaggi al Web semantico, per le sue applicazioni e prospettive: "Il Web semantico fornisce una struttura che permette ai dati di essere condivisi e riutilizzati fra applicazioni, aziende e comunità. Si basa sul Resource Description Framework (RDF), che integra un varietà di applicazioni che utilizzano l'XML per la sintassi e gli URI per i nomi. (tratto da: Il Web Semantico - W3C)"

Il problema è definire domini di conoscenza, attraverso i metadata, per condividere e socializzare la conoscenza. Risulta evidente questo orientamento in base a ciò che stiamo facendo in rete, usando Blog, micro-blog, applicazioni come Twitter, FaceBook, Flickr, Codice Internet, MySpace etc.

Fabrizio Gaudio ha detto...

La ringrazio per la pronta rispota, professoressa. Analizzando il documento sulle bolle speculative da lei proposto, si evince che la nostra società necessita di un salto qualitativo dall'ormai speculativo e mediatico web 2.0 a un'entità più astratta come quella del web 3.0 (che successivamente verrà affetto dai mass media).
Quello che posso dirle dal punto di vista dello sviluppo informatico è che un URI è, al giorno d'oggi, una cosa più unica che rara; nonostante già grandi
CMS
implementino la sua costruzione (Joomla, Wordpress, Mambo,...), questa resta limitata al sito di appartenenza.
L'RDF ipotizzato dallo standard W3C, invece, prevede che tutto il mondo sia codificato in URI. Il problema è di facile soluzione in via teorica, ma in via pratica necessiterebbe di un elevato impiego di risorse, in quanto tutte le informazioni di tutto il mondo dovrebbero essere sempre disponibili e perennemente registrate in potenti database relazionali.
Ciò imporrebbe il problema di creare una società di gestione per i server (simile all'attuale Verisign, la quale garantisce l'attendibilità e la sicurezza di un sito web) che si accolli la responsabilità di gestire l'informazione circolante nel mondo.

Il problema da lei descritto in calce è già stato risolto dalle API messe a disposizione dai social network o, in alternativa, dalla codifica XHTML.

Elisa R. ha detto...

Ciao a tutti
da tempo mi sto occupando di esplorare l'apprendiemnto nei mondi virtuali, in particolare secondlife.
Dopo un primo blog di carattere esplorativo e generale sull'embiente e le sue attività
Http://eleonoraporta.blogspot.com
ne ho iniziato uno più specifico su "Education in virtual worlds"
http://elisamuve.blogspot.net
Venitemi a trovare sul blog!
A presto!
A presto!

Elisa R. ha detto...

Ripeto i link (erano entrambi sbagliati)

http//eleonoraporta.blogspot.com
http://elisamuve.blogspot.com

Pensavo...l'apprendiemnto nei mondi virtuali si può classificare cone WEB 3.0? io penso di si, e voi?
Oppure WEB 3D?

Elisa R. ha detto...

Devo aver dormito male questa notte...
prendo i link dalle pagine sul web..e faccio copia-incolla:))
http://elisamuve.blogspot.com/
http://eleonoraporta.blogspot.com/
:)))